Chi siamo

L'artefice di questa raffinata galleria è l'architetto Sedghi Hossein "figlio d'arte" da tre generazioni, studioso dell'arte islamica ed eccellente conoscitore ed appassionato collezionista del tappeto antico. Da venti anni arreda le case degli italiani di tutti ceti sociali lasciando dietro di se un'impronta indelebile di eleganza e simpatia. "Dopo quattro generazioni la passione per i tappeti diventa un'inclinazione genetica", afferma il titolare, "ho vissuto, finché la memoria mi assiste, tutte le fase della costruzione del tappeto, dosaggio, filamento della lana, tintura, armatura dei telai, scelta del soggetto iconografico, pittura dei cartoni, dosaggio della lana tinta in base al cartone, annodatura, rasatura, rifinimento del tappeto, commercializzazione. Tutti questi procedimenti mi sono scivolati addosso come un qualsiasi evento naturale. Oggi che percorro le orme dei miei avi sono convinto che alcuni artefatti umani siano indissolubilmente legati all'uomo nella sua storia, tra questi anche il tappeto." Sul ruolo del tappeto nell'arredamento nell'era moderna ha una simpatica risposta: "il tappeto è come l'aspirina, finche non si conosceva si supportava il mal di testa, si può fare senza il tappeto fintantoché non se ne possiede uno, dopo di che la casa verrà riempito di tappeto, è soltanto una questione di tempo." Che differenza c'è tra lei ed suo nonno per esempio, gli abbiamo chiesto. "In primo luogo bisogna tener presente che la cultura orientale interiormente è conservatrice, l'attaccamento al passato rappresenta la sicurezza dell'equilibrio psichico mentale dell'individuo. Nell'arte del tappeto si tramandano dei motivi che provengono dalle notti dei tempi, i motivi risalenti agli Assiri babilonesi non sono tra i più antichi. Ora mio nonno rappresenta il momento della continuazione inconscio che consegnava alle generazioni successive questo tesoro, che quelle precedenti gli avevano affidato, con qualche rinnovamento formale. Io invece sono un mercante moderno del tappeto con una formazione culturale accademica, quindi si va alla ricerca dell'origine del linguaggio iconografico, le sue trasformazioni nel tempo, quelle assimilate dalle civiltà diverse. Oggi si cerca di leggere ed interpretare ciò che ha emozionato i nostri nonni che oggi emozionano anche voi." Il suo entusiasmo e la passione per i tappeti è contagiosa, visto la sua padronanza in materia, e gli splendidi esemplari che ci ha fatto vedere. Infine gli chiediamo come è inserito nel mercato viterbese, "Sono orgoglioso di aver dato alla città di Viterbo un punto rilevante dei tappeti di altissimo livello, e la cittadinanza riconosce nella mia galleria un punto di riferimento saldo ed affidabile. In più ho allestito un laboratorio di lavaggio e restauro altamente specializzato per garantire la massima efficienza nel trattamento di pulitura e restauro dei tappeti della clientela.